Le tecnologie più avveniristiche e l’industria più antica del Mondo sono destinate a interfacciarsi sempre di più nel prossimo futuro, in concreto e nel virtuale, con quest’ultimo ambito che sta aprendo nuove frontiere in termini di interazione.
“Metaverso”. Un termine di recente entrato a far parte del linguaggio quotidiano per identificare quegli ambienti virtuali in cui le persone possono inserirsi in maniera attiva. Svolgendo attività più complesse e dirette rispetto a quelle oggi permesse dai portali internet e dai social. Un termine di moda quindi, ma saldamente legato all’evoluzione degli ambienti virtuali e non a caso diventato anche sinonimo di “web 3.0”. Un modo di vivere la rete al momento avvicinabile da chi pratica il gaming. Partecipando cioè a quei social a sfondo ludico che permettono a utenti posti in remoto di competere in tempo reale fra loro.
Tecnologie blockchain per valorizzazioni digitali
Ciò che rende però diverso il concetto di “metaverso” da quanto sopra è l’introduzione della blockchain. Tecnologia che permette la valorizzazione dei beni digitali all’interno di un ambiente virtuale. Saltando i tecnicismi e andando agli effetti pratici, accade che la tecnologia blockchain permetta di rendere univoco un bene digitale. Formalizzando un contratto che può inoltre determinarne la proprietà. In tale ottica accade che oggi molte piattaforme “metaverso” hanno aperto la porta alla creazione di asset digitali speculativi il cui mercato è in costante crescita.
“900wine”, azienda di spumanti nel Valdobbiadene, ha per esempio creato una collezione a edizione limitata di opere d’arte digitali da regalare ai clienti per ogni bottiglia acquistata. Così come “Chfty Pizzas” nel segmento del food ha lanciato tranci di pizza digitali da collezionare venduti alla modica cifra di mille dollari l’uno. Non mancano poi esempi di metaversi in cui gli ambienti virtuali sono venduti sotto forma di appezzamenti di terreno e sempre a cifre da capogiro. Su “The Sandbox” o “Decentraland”, per esempio, il valore di un singolo terreno virtuale oscilla tra gli 11 mila dollari e i quattro milioni di dollari. Cifre cui si deve far fronte con valute digitali sperando poi di averci azzeccato. Cioè di aver acquistato qualche cosa di virtuale che altri vorranno far propria e quindi destinata a salire di valore.
Da Bkt a Cnh Industrial, l’agricoltura tra metaverso e blockchain
Essendo l’agricoltura un ambito molto concreto, si coltiva la terra o si alleva bestiame per rivendere dei prodotti “veri”. Al momento i “metaversi” poco impattano sul settore, ma lasciano intravedere interessanti e possibili sviluppi. Un esempio in tal senso quello offerto da Bkt che ha recentemente inaugurato “Bkt Land”. Uno spazio virtuale tridimensionale attraverso il quale l’utente può esplorare il mondo Bkt in termini di prodotti, sponsorship ed eventi. Oltre a poter entrare in contatto con altri utenti o con i tecnici della Casa produttrice giovandosi di supporti di realtà aumentata.
Analoghe, anche se per il momento non espansa all’interno di meta universi, le tecnologie di visione remota proposte da Cnh Industrial per il suo marchio Case Ih. Utilizzando le tecnologie “Hololens” di Microsoft danno la possibilità di effettuare in remoto interventi di manutenzione sul campo seguiti da un tecnico della Casa. Una soluzione peraltro riproposta di recente anche da Antonio Carraro con la tecnologia “Holomaintenance link” offerta tramite una partership con Wurth.
Metaverso e agricoltura? Come sempre accade, sarà il tempo a decidere
Elevate potenzialità di integrazione di agricoltura e metaversi potrebbero arrivare anche dalle aziende agricole. Come ha dimostrato il team “Nodo 42”. Una startup italiana proprietaria di due aziende agricole che ha creato un gioco basato su blockchain chiamato “FarmingTales”. Gli utenti sono chiamati a gestire un’azienda agricola virtuale potendo acquistare tramite la piattaforma appezzamenti di terra e arnie. I fondi così recuperati sono poi utilizzati per estendere le produzioni reali delle aziende. Mentre chi acquista i beni all’interno del gioco riceve i prodotti reali generati in funzione delle quantità di terreni e arnie acquistate.
Sicuramente i mondi virtuali sono destinati a giocare un ruolo fondamentale nella realtà del futuro e come per tutte le soluzioni saranno i relativi utilizzi a determinare gli aspetti positivi e negativi. Due possibilità di sviluppo contrapposte ma già sottolineati dallo scrittore di fantascienza Lu Cixin, autore del best seller “il problema dei tre corpi”. “Ci sono due strade di fronte all’umanità. La prima porta verso l’esterno, alle stelle; l’altra verso l’interno, alla realtà virtuale. I meta-universi sono la strada verso l’interno”.
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Titolo: L’agricoltura tra metaverso e blockchain
Autore: Redazione